“Nella vita il denaro non è la cosa più importante, ma la sua mancanza ti impedisce di occuparti delle cose più importanti.”Leunam Aeport Il dato […]
IRI – Imposta sul Reddito di Impresa
“Alcune persone vedono un’impresa privata come una tigre feroce da uccidere subito, altri come una mucca da mungere, pochissimi la vedono com’è in realtà: un […]
IRPEF: saldo e primo acconto e secondo acconto
L’onestà nella compilazione della dichiarazione dei redditi viene considerata in Italia una forma blanda di demenza.Dino Barluzzi Confidando di essere d’aiuto per coloro che vogliono […]
Resto al Sud
Le agevolazioni sono rivolte agli under 46 che:
sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda
trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo
non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento
non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio
(per i liberi professionisti): non risultano titolari di partita IVA , nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni
Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.
Accertamento fiscale
Il termine accertamento tributario viene utilizzato in diverse accezioni nel diritto tributario: ad indicare la liquidazione del tributo, o meglio la determinazione con effetti preclusivi della base imponibile da parte dell’ufficio; ad esprimere l’attività di ricognizione dei fatti che rappresentano il presupposto d’imposta; a definire la fase di controllo dei contribuenti e di realizzazione di una serie di operazioni tecnico giuridiche di valutazione e di stima del presupposto.
Mutuo: come districarsi
Il contratto di mutuo è disciplinato all’articolo 1813 e seguenti del codice civile.
L’articolo 1813 rubricato “nozione” recita:
“Il mutuo è il contratto con il quale una parte consegna all’altra una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili, e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità.
Mutuo è il termine giuridico utilizzato per indicare qualsiasi forma di “prestito”, sia di piccola entità, sia se si va in banca a chiedere del denaro per acquistare un immobile o altro.
La descrizione include qualunque tipo di debito, ma di solito l’oggetto del contratto è il denaro.
Il mutuo, in quanto oneroso, obbliga il mutuatario alla corresponsione degli interessi sulla somma di denaro ricevuta. E’ un contratto a prestazioni corrispettive, in quanto gli interessi costituiscono controprestazione del diritto reale sul capitale acquistato dal mutuatario.
L’art. 1815 c.c. stabilisce che, salvo diversa volontà delle parti, il mutuatario deve corrispondere gli interessi al mutuante, con rinvio all’art. 1824 c.c. per l’applicazione delle disposizioni relative alla loro determinazione. In particolare gli interessi sono ritenuti dalla dottrina prevalente come controprestazione del diritto reale sul capitale acquistato dal mutuatario.