Anno: 2018

Imposte di successione

L’imposta sulle successioni e donazioni è dovuta per il trasferimento della proprietà o di altri diritti nella circostanza in cui un soggetto benefici di un arricchimento patrimoniale mortis causa, alla morte del titolare (de cuius), in base alla legge (successione legittima) o a un testamento (successione testamentaria);

o a titolo di liberalità, donazione, per l’accordo con cui il titolare (donante), con spirito di liberalità, dispone di un suo diritto a vantaggio di altri.

Successione

“La totalità del mio residuo patrimonio realizzabile dovrà essere utilizzata nel modo seguente: il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità.
Detto interesse verrà suddiviso in cinque parti uguali da distribuirsi nel modo seguente: una parte alla persona che abbia fatto la scoperta o l’invenzione più importante nel campo della fisica; una a chi abbia fatto la scoperta più importante o apportato il più grosso incremento nell’ambito della chimica; una parte alla persona che abbia fatto la maggior scoperta nel campo della fisiologia o della medicina; una parte ancora a chi, nell’ambito della letteratura, abbia prodotto il lavoro di tendenza idealistica più notevole; una parte infine alla persona che più si sia prodigata o abbia realizzato il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l’incremento di congressi per la pace.”
Alfred Bernhard Nobel

CAI – Centro Allarme Interbancaria

La Centrale d’Allarme Interbancaria (CAI) è l’Archivio informatizzato degli assegni e
delle carte di pagamento irregolari, istituito presso la Banca d’Italia ai sensi della legge
205/99 (G.U. n. 149 del 28.6.1999), del d.lgs. n.507/99 (S.O. n.233/2 alla G.U. n.306 del
31.12.1999). Il quadro di riferimento è completato dal regolamento del Ministero della
Giustizia – d.m. 7 novembre 2001 n.458 (G.U. n.3 del 4-1-2002) e dal regolamento della
Banca d’Italia del 29 gennaio 2002 (G.U. n.27 del 1-2-2002) e dal provvedimento di
concessione del Governatore del 15 marzo 2002 (G.U. n.68 del 21-3-2002), che ne ha
affidato la gestione alla Società Interbancaria per l’Automazione s.p.a. (SIA).
Ai sensi dell’art.12 del citato regolamento vengono resi pubblici i dati non nominativi degli assegni bancari e postali di cui è stato denunciato il furto o lo smarrimento nonché di quelli emessi in difetto di autorizzazione o risultati senza provvista ovvero non restituiti alle banche e agli uffici postali dopo la revoca dell’autorizzazione ad emettere assegni.